oggi è il 12 settembre 2018
fra breve
Poteri, banche, autostrade
Il boom del business immigrato
mostrare i muscoli contro i deboli
Il grande Gavio e quelli di Cuneo…
La ferrovia delle meraviglie: chi la paga?
I vuoti, il cancro delle città
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Poteri, banche, autostrade
Il boom del business immigrato
mostrare i muscoli contro i deboli
Il grande Gavio e quelli di Cuneo…
La ferrovia delle meraviglie: chi la paga?
I vuoti, il cancro delle città
Questa è proprio da ridere
Totale 49 milioni, è ovvio!
Manco per sogno.
Lo dicono tutte le fonti francesi. Per esempio il sito delle Ferrovie SNCF:
LE FINANCEMENT
Une convention a été signée le 30 mars 2015 entre la région Piémont, RFI et SNCF Réseau.
Les travaux, d’un montant 29 millions d’euros, sont entièrement financés par l’état italien :
– 8,8 M€ pour les travaux sous maîtrise d’ouvrage RFI
– 20,2 M€ pour les travaux sous maîtrise d’ouvrage SNCF Réseau
“I lavori sono interamente finanziati dallo Stato italiano“ ci tengono a sottolineare i Francesi, anche nella nostra lingua, a scanso di equivoci: http://www.sncf-reseau.fr/sites/default/files/upload/version_italienne_-plaquette_coni-vintimille_0.pdf
Eppure l’assessore regionale ai trasporti, Francesco Balocco, aveva dichiarato due anni fa (2 giugno 2015):
Buone notizie per la Cuneo-Nizza: dal Governo francese in arrivo 20 milioni di euro
Si aggiungono ai 29 milioni già stanziati dall’Italia.
“18 milioni dalla Regione Paca a cui se ne aggiungeranno 2 de SNCF sono stati ufficializzati dal Governo Francese per la linea Cuneo-Ventimiglia. Questa la notizia più importante emersa dall’incontro a Tenda di ieri pomeriggio. Questi soldi che si aggiungono ai 29 milioni stanziati dal nostro governo consentiranno la messa in sicurezza della linea e la rimozione delle limitazioni di velocità.
Da parte nostra abbiamo annunciato la disponibilità dell’Agenzia per la Sicurezza a concedere una deroga a fronte di un programma di esercizio e del piano per l’attrezzaggio del doppio sistema di sicurezza previsto dalla convenzione, che renderà possibile ai treni francesi arrivare a Limone. Inoltre stiamo facendo ulteriori approfondimenti per verificare le tracce per rendere compatibili con gli orari francesi i treni aggiuntivi nei fine settimana”.
Cuneo Cronaca pubblica il testo qui sopra e precisa: “E questo il post pubblicato da Francesco Balocco, assessore regionale ai Trasporti, nella giornata di ieri, dopo l’incontro avvenuto ieri pomeriggio a Tenda” spiega Cuneo Cronaca.
Tra i presenti, oltre all’assessore Francesco Balocco, il vice-presidente della PACA Jean Yves Petit, il direttore regionale di SNCF Réseau, Jacques Frossard.
Con il contratto stato-regione, la PACA ha confermato lo stanziamento di ulteriori 18 ML di euro più altri 2 (o 4) ML di euro da parte di SNCF Réseau che aggiunti ai 29 ML dello Stato italiano, serviranno per la sistemazione di parte della linea prevalentemente in territorio francese. Come tempistiche, da parte di RFI i lavori potranno partire già entro l’anno mentre da SNCF Réseau si dovrà attendere il 2016″.
Ormai sono tutti convinti: i Francesi “aggiungono” 20 milioni ai 29 stanziati con il sedicente Sblocca Italia.
Ne sono convinti anche i tenaci volontari del Comitato Ferrovie Locali, che l’11 novembre 2015 scrivono in una loro lettera aperta di sollecito::
“Solo a settembre del 2014 il decreto Sblocca Italia prevede 29 milioni per la linea. I tempi imposti dal decreto rischiano di far perdere questo finanziamento. La Regione Piemonte e il nuovo Assessore ai trasporti Balocco riescono a far dilatare i tempi, ma solo il 30 marzo 2015 viene finalmente firmato il protocollo per l’inizio dei lavori tra le Ferrovie francesi e italiane e la Regione Piemonte. Intanto la Francia (Governo, PACA, RFF) stanzia 20 milioni, che portano la cifra totale per i lavori a 49 milioni. Il 31 Luglio 2015 vengono approvati i bandi di affidamento dei lavori, che comunque non si concluderanno prima della fine del 2018, se tutto va bene.
Borgna vince alla grande, con un balzo in avanti da record: quattromila voti in più di quelli ottenuti nel 2012. In totale ha il quadruplo di consensi del suo principale antagonista. L’unico che gli tiene testa, anche se a qualche lunghezza, è Nello Fierro, dei Beni Comuni: ha avuto 2370 voti personali, la sua lista 2150 contro i 1693 della volta scorsa. Lauria conserva e anzi allarga di poco il suo spazio.
Gli altri hanno perso voti, o ne hanno conquistato una miseria
Il centro-destra di Menardi subisce gli schiaffi più cocenti, a cominciare da Forza Italia cui non ha giovato l’identificazione con la famiglia Garnero-Santanché. Grande Cuneo è sempre più piccola, perde voti e rimane a 506 (il 2,6%!). Anche la Lega si squaglia, lascia per strada un terzo dei suoi consensi. Non riesce neppure a sfondare a Roata Canale malgrado la grancassa sulla questione immigrati ampiamente strumentalizzata.
Una batosta forte per i Cinquestelle e per Manuele Isoardi che quasi dimezzano i consensi. Le tre liste blu-europee ce la fanno a portare in consiglio la loro candidata sindaco, ma giustificano chi le ha ritenute “liste di disturbo“ tenute insieme da una buona dose di rancore.
In fondo all’elenco c’è Casapound che raggiunge, pensate un po’, un cuneese su 150…
Il risultato dei Cinquestelle a Mondovì e a Cuneo è stato un mezzo disastro.
Cuneo per i Beni Comuni ha fatto uno splendido risultato. Con i 2500 voti raccolti dal suo giovane candidato Nello Fierro (quasi il 10 per cento) è diventato il terzo gruppo poltico rappresentato in Consiglio comunale. Davanti ha solo le corazzate del Pd e del Centro, ha superato Cuneo Solidale che per due decenni è stato il perno delle maggioranze.
A ben guardare non è un risultato inatteso. Cuneo per i Beni Comuni si può considerare l’erede di due liste di sinistra presenti nel 2012 a sostegno di Garelli: « Costituente del beni comuni » e « Sinistra ecologie e libertà » che insieme sfiorarono i 2500 consensi. Quest’anno il candidato Fierro ha ottenuto quei voti (anzi, una manciata in più) ma la nuova lista ne ha persi circa 200. Il peso dell’apporto di Sel è confermato dal risultato di Luciana Toselli: in questa tornata seconda per numero di consensi (ben 250) mentre cinque anni fa in Sel si era fermata a 72.
Ottiene un grande successo il “Corbyn ‘d Cuni”, Ugo Sturlese, che vede premiata la sua militanza appassionata e costante. Questo modo di praticare la politica alla maniera dei « vecchi compagni » con tutta evidenza paga anche a livello elettorale e lo dimostrano i risultati degli altri componenti della lista che sono stati premiati da una buona dose di preferenze.
Tuttavia c’è da chiedersi quanto sia “popolare“ il seguito dei “Beni comuni“: ottiene le percentuali più alte nei seggi “ricchi“ del Viale degli Angeli e delle vicinanze.
La destra nelle sue varie sfaccettature disponeva di 5400 voti: Menardi ne ha persi per strada 1800.
Non è facile stabilirie con certezza perché c’è stata questa fuga.
Si può cercare di vedere da chi sono scappati gli elettori, e chi invece li ha confermati o accresciuti.
Borgna è vincitore in tutti i sensi. Non solo è quello che che ha avuto più consensi, ma ha anche aumentato rispetto a cinque anni fa: 4800 voti in più.
Laurìa perde 52 sostenitori, passando da 1586 a 1534; Isoardi scivola da 2098 a 1443, quindi 655 elettori gli hanno voltato le spalle.
L’area di destra nel 2012 aveva raccolto 5419 voti, se mettiamo insieme quelli di Claudio Sacchetto (Lega e Grande Cuneo) con quelli di Marco Bertone (Popolo della libertà) e Mario Castellino (Futuro e libertà di Fini). A Menardi ne sono rimasti 3621: 1800 voti andati in fumo.
Isoardi dei cinque stelle è stato abbandonato da 655 simpatizzanti, circa un terzo (erano 2098).
La galassia dei sostenitori di Gigi Garelli (9007 al primo turno) si è frantumata in tre pezzi. Una parte è andata a sostenere Borgna insieme al Pd e ai Moderati, una parte si è riversata sugli Europei della Martello, e una parte su Fierro e sui Beni Comuni, che hanno conservato tutti i voti della Costituente e di Sel.
E poi c’è la Democrazia Cristiana 2.0, formata dalle liste del Pd e del Centro: insieme avvicinano quel 40% che era il bottino consueto della Balena Bianca ai tempi buoni.
Sopra tutti un leader che ha cominciato a correre in maniera diametralmente opposta agli schemi in voga, per intenderci quelli alla Renzi. Riesce a imporre i suoi punti di vista senza fomentare rotture, senza sminuire né tantomeno umiliare gli avversari. O meglio: se lo fa, non se ne fa accorgere. Sa togliersi di torno le personalità ingombranti senza spargere sangue, ma sa anche coagulare un gruppo di sostenitori-amici di cui può fidarsi. Ha una capacità che è propria di quelli che credono veramente nella solidità delle proprie idee, per cui non hanno bisogno di sbandierare i propri obiettivi (vedi appunto Renzi) ma che invece li perseguono tenacemente finché li realizzano. Vedi la pedonalizzazione di via Roma, gli alloggi del Puf… Sfugge dagli scontri frontali: con Roata Canale è rimasto silente…
Adesso vedremo: subirà una vicesindaca-senatrice o imporrà la sua scelta?
È proprio il caso di costruire nuove aree per la sosta?
Ma non sarebbe meglio utilizzare quelle che già ci sono?
Guardate questa immagine presa da Bing, che ritrae piazza Galimberti in un giorno di mercato. La vedete sulla destra stipata di bancarelle
In alto a sinistra si intravvede piazza del Foro Boario, piena ma non satura, in basso piazza Martiri e il piazzale della caserma dei carabinieri; tra di loro c’è un largo spazio vuoto, lo sferisterio.
Tutte cose che bene o male conosciamo, ma con stupore vediamo, al di là di via Cesare Battisti, una seconda piazza Galimberti, praticamente vuota!
È il cortile della Caserma Cesare Battisti. È occupata per un quarto dalle auto del personale del comando provinciale della Guardia di Finanza che occupa tutta l’enorme struttura.
Una presenza benemerita in città, ma… però…
Il sindaco Borgna ha portato a casa il risultato di acquisire i 18 alloggi del Puf: la nuova amministrazione potrà fare un ulteriore sforzo e contrattare il trasferimento al Puf del Comando provinciale della Gdf?